Le risorgive sono, ad un tempo, biotopi di grande rilevanza naturalistica e risorse idriche importanti. Quest'ultimo aspetto ha determinato la diffusa utilizzazione da parte dell'uomo di tali risorgente mediante artificializzazione delle medesime, trasformate nei cosiddetti "fontanili". Si tratta di escavazioni praticate fino a raggiungere il livello freatico, da cui si diparte un ramo, inizialmente ristretto, cui fa seguito un canale emissario. La zona di scavo, dove si trovano le polle, costituisce la "testa", la porzione successiva prende il nome di "asta" del fontanile. Le risorgive rivestono particolare valore ambientale, per la particolarità dei microambienti che vi si rinvengono. Proprio per la loro origine sotterranea, le componenti ambientali delle risorgive, si caratterizzano fortemente. Infatti esse ospitano, in un'area relativamente ristretta, elementi vegetazionali e faunistici appartenenti sia alle comunità delle acque sotterranee, sia a quelle delle acque lentiche, con elementi legati alle acque correnti. Nelle aree circostanti la risorgiva si sviluppa un ambiente umido stabile che con gradualità sfuma nelle tipologie ambientali. Purtroppo esse sono ambienti estremamente fragili e minacciati, ma importanti e dedicati a tipologie di coltivazioni, come ha affermato il dott. Daniele Benfatti, naturalista. Varie ricerche hanno evidenziato una sorprendente presenza faunistica, sia qualitativa che quantitativa, che ne conferma la rilevante importanza ecologico-ambientale. La notevole bellezza di questi piccoli geotopi-biotopi diventa, in aggiunta all'importanza scientifica, un elemento decisivo per il mantenimento della biodiversità, soprattutto se si considera la generale povertà ambientale dei territori di pianura. La conservazione degli ecosistemi coincidenti con le risorgive dipende quindi anche dal mantenimento dell'equilibrio del sistema idrogeologico posto a monte è uno degli impegni maggiori dei Consorzi di bonifica, come quello Agro Veronese Tartaro Tione , che è presente nella zona delle risaie, e trova verifica nel programma operativo dello stesso. Negli ultimi anni, per il progressivo disequilibrio nel bilancio idrogeologico e per i numerosi interventi sul territorio, in diverse parti della Pianura Padana si è avuta una considerevole diminuzione delle portate o addirittura una completa estinzione delle risorgive. Inoltre, esse sono sovente sottoposte a contaminazione sia di tipo puntuale, sia di tipo diffuso a causa della percolazione di sostanze inquinanti e di nutrienti dalle aree agricole circostanti. A ciò si sovrappone la spesso non adeguata manutenzione dei siti, che a volte viene effettuata in modo eccessivamente "energico", con totale eliminazione della vegetazione naturale, a volte si dimostra invece d deficitaria, e non in grado di contrastare il naturale processo di interrimento. Va sottolineato che data la loro elevata sensibilità, questi biotopi - in cui interagiscono equilibri idrogeologici, biologici ed antropici – rappresentano punti significativi ove effettuare analisi e monitoraggi ambientali; in altre parole, le risorgive sono ottimi indicatori dello stato di "salute" della falda e, più in generale, degli ecosistemi ad esse riferibili. Tenendo conto del fatto che si tratta di ambiti di elevata valenza naturalistica e di altrettanto notevole vulnerabilità idrogeologica, appare urgente provvedere ad un loro censimento (che ne individui anche lo stato morfologico e qualitativo), utile anche a piani di monitoraggio.

Va precisato che attualmente vi sono alcune sporadiche iniziative, promosse dal Consorzio per la tutela del riso Vialone Nano Veronese, volte a salvaguardare e a valorizzare ambientalmente e didatticamente singole risorgive. Le schede di valutazione di qualità degli ambienti naturali L’impiego di schede di rilevamento di campagna è da vari anni piuttosto diffuso in ambito naturalistico. Ciò risponde all’esigenza – sempre più sentita come indica l’Assessore alle politiche per l’Agricoltura Luigi Frigotto – di disporre di metodologie rapide e standardizzate di raccolta ed archiviazione dei dati ambientali. Infatti, la necessità di disporre di validi strumenti conoscitivi determinata dal crescente degrado ambientale e dalla concomitante necessità di mettere in atto adeguate politiche di prevenzione, correzione e controllo, consiglia il ricorso a metodologie di indagine ad un tempo affidabili e rapide. Conclusioni e prospettive di approfondimento La necessità di analizzare e valutare questi biotopi/geotopi, al fine di una corretta progettazione di interventi di riqualificazione ambientale conduce ad un’apposita ricerca finalizzata alla progettazione multidisciplinare di una scheda di valutazione: la scheda I.F.R. (Indice di Funzionalità della Risorgiva). La scheda, attraverso una serie di parametri, scelti secondo i criteri usualmente impiegati nella selezione degli indicatori ambientali, porta ad una analisi sintetica dello stato della risorgiva ed alla attribuzione di un punteggio (I.F.R.), strettamente correlato con lo stato complessivo della risorgiva stessa, permettendo di indirizzare correttamente la progettazione di interventi di tutela e valorizzazione. L’analisi già stata testata nel quadro di un lavoro svolto sulle risorgive della Provincia di Verona, dove si è dimostrata efficace rispetto agli obiettivi, e può essere esempio per altri territori. La verifica dell’applicabilità in altri ambiti di risorgiva è invece ancora da analizzare ed è attualmente in progetto.

Roberta Martin